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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

IN ITALIA AVANZA IL MASCOLINISMO. GRAZIE A PILLON | MiM

Molti genitori mi scrivono chiedendomi perché non condivido l'idea dietro la riforma sull'affido condiviso proposta da Pillon & Co. ?  Semplice, perchè è uno specchietto per le allodole, un vero e proprio cavallo di Troia ideologico che non riguarda affatto la tutela dei figli di coppie separate bensì è un piano ben preciso che sancisce l'agire di molte realtà associative che richiamano al movimento mascolinista degli anni passati in Quebec, Australia, Danimarca e altre nazioni, usate come benchmark di riferimento per il  ddl735 . Strana coincidenza, vero? Capiamo il perché. Il comune denominatore di questi gruppi di padri è solo ed esclusivamente l’agire come gruppi di pressione al fine di ottenere la diminuzione, se non l’annullamento, degli assegni alimentari per i figli e pretendere l’affido condiviso incondizionato, anche nel caso di violenze commesse dal padre contro i bambini o contro la ex partner. Questa sorta di «sindacalismo patriarcale» si fonda su teo

IDEOLOGIE E TUTELA DEI MINORI. IL PUNTO | MiM

La magistratura accerterà fatti e abusi di potere emersi dall’inchiesta Angeli e Demoni sui minori in affido nella Val D’Enza e AUSL Reggiana, e ci vorranno ancora mesi per capire se le ipotesi di reato che hanno  coinvolto assistenti sociali, dirigenti dell’AUSL, psicologi e psicoterapeuti, avvocati e anche il sindaco di Bibbiano saranno confermate, ulteriormente aggravate o ridimensionate. L’inchiesta ha scosso l’Italia ed ha messo in discussione il sistema istituzionale e del privato sociale che dovrebbe tutelare l’infanzia. Le ipotesi di reato sono gravissime: frode processuale, abuso d’ufficio, maltrattamento di minori, violenza privata, depistaggio, falso in atto pubblico, tentata estorsione, peculato d’uso, gli indagati sono ventisette. Questa potrebbe essere l’occasione per migliorare gli interventi istituzionali con una formazione adeguata di assistenti sociali, magistrati, psicologi e psicoterapeuti, supervisione, verifiche dell’operato delle istituzioni e maggiori garan

ANGELI E DEMONI | MiM

L’inchiesta Angeli e Demoni eseguita dai Carabinieri sconvolge e interroga le nostre coscienze perché le vittime sono bambini e bambine che avrebbero dovuto trovare protezione e tutela nel mondo degli adulti. L’inchiesta coinvolge direttamente istituzioni, case famiglia e il sistema dell’affido e parla di un business da migliaia di euro che si sarebbe retto sulla manipolazione di bambini sottratti ingiustamente agli affetti dei loro genitori accusati di  maltrattamenti e abusi che in realtà non sarebbero mai accaduti. Eppure tutto questo non mi stupisce e non mi meraviglia perché non è la prima volta che indagini o denunce portano alla luce l’inadeguatezza e l’ impreparazione di operatori che dovrebbero tutelare minori o rivelano abusi e violenze avvenute nelle Case Famiglia finanziate profumatamente. Da anni se ne parla e anche questa volta sto avendo certezza che quanto da me denunciato esiste, c’è per davvero: corruzione e collusione a diversi livelli di persone che lucrano su

IL RISVEGLIO DEGLI SCIACALLI | MiM

Ieri sera mi trovavo a cena con un membro del direttivo di Padri in Movimento e si discuteva degli effetti sull’opinione pubblica che avrebbe portato l’operazione  Angeli e Demoni   di Reggio Emilia e su quanto immediata e prevedibile sarebbe stata la risposta di tutto il comparto che ruota attorno al business del dolore. Infatti non si è fatta aspettare, una manovra classica che potrei definire da manuale, alla Ponzio Pilato dei bei tempi in cui il governatore romano si trovò davanti a un dilemma, fare la cosa giusta liberando Gesù o tutelarsi mettendo la carriera al di sopra della coscienza e della giustizia. Così è stato fatto, si è sacrificato Gesù in quel momento, un ebreo apparentemente insignificante per Cesare. Molti professionisti a vario titolo dopo il caso degli affidi “irregolari” dopo una iniziale reazione di meraviglia sono subito passati all’azione di condanna, giudicando quel sistema “marcio”, prendendone immediatamente le distanze come se quell'apparato avesse